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4/5/12

intervista Aldo Signoretti


intervista Aldo Signoretti

Sei molto conosciuto da per tutto, nei tuoi 40 anni come Hair designer, hai fatto, per dirne soltanto pochi, Moulin Rouge, Troy, Gangs of New York, The dreamers, Dolores Claiborne, The last temptation of Christ, Ginger and Fred…  Hai lavorato con bravissimi registi e attori. 


 
Che cosa credi che un regista debba dirti nella preparazione di un film e che cosa credi che lui/lei debba dire per ispirarti?

Ho sempre cercato leggere nella mente del regista e capire che cosa vuole.  Un bravo regista deve dare delle chiare indicazioni per potere metterci d’accordo per  essere al servizio del film. Il lavoro del regista infatti é propio quello: sapere indicare ai collaboratori quello che sarà l’ immagine del film, non quella creata mà quella pensata prima. La collaborazione fra tutti é importante per la buona riuscita delle imaggini e del film . Nessuno puó creare si se prescinde dalla storia stessa e dalle immagine desiderate e che si pensano giuste. Questo lavoro del cinema e della televisione, é una catena di montaggio creativa. 

 
Che scena ti ha sorpreso di piú in Borgia quando eri sul set?

Una serie de TV che viene fatta comme un film, e che dura 12 mesi, e difficile di stabilire. Tutti gli attori rendono ogni giorno tanto che sempre é una sorpresa, una sfita per loro e per noi e un piaccere vedere gli attori bravi che entranno nel ruolo fácilmente Noi decoriamo un attore per aitutarlo a intrare nel personaggio solo fisicamente, seno spiritualmente, ma é al attore a dar vita al personaggio. L’arte del attore, travestirsi, trasformarsi, giocare ad essere un altro, e sempre bello e divertente.

 
Quale é la migliore indicazione che ti piaccerebe dire alle nove generazioni di attori in relazioni al departamento di parruchiere?
Credo che noi siamo il artifice della imaggine stetica, il attore puo dare delle indicazioni perche si conoce meglio il suo tratti interno e stterno, noi siamo la cornisa di un viso che raconta la storia. Il parruchieri e gli attori sono due arti molto antiche. Gia nelle antichità, essistevano gli attori che venivano acconciatti dai parruchiere. I capelli sono la parte strema del nostro corpo che emana la sensibilita. Hannno una loro anima e una loro  vita.

 In una TV o in un film di epoca, credi che un buon attore é quello che cerca di sapere il stile della epoca e lavora con te per creare il suo personaggio?

 
Gli nuovi attori, hanno fatica di entrare en un contesto che non ci appartiene, ma é un giocco, quello di mascheriarse. Il attore é un buffone como dice Mastroianni, che ha bisogno di elementi per farse appartenere il propio ruolo., I costumi aiutano molto perche e un elemento di sostengo, tante volte un attore non puo respirare, o debe sedersi di una forma o caminare di un altra .  Il attore deve imparare a portare un costume comme un vestito.

 Che cosa é il piú bello che un attore/ attrice ti ha detto lavorando con te?

Gli attori mi hanno fatto molti complimenti. Con gli attori devi avere una compiacienza. Credo che la cosa piu bella me la ha detto un regista, Bernardo Bertolucci, mentre lavoravo su di Dreamers. Lui mi guardava, io era embarazzatissimo. A un certo punto, io ho detto: Bernardo si mi guardi.. non posso.. Ti guardo perche cuando lavori non hai di prejugé, poi canviare di idea… per me quello significa che qualcuno ha riuscitto a vedermi il fondo, ha capito che mi sento libero per affrontare qualunque difficolta nel momento che sto pensando concentratto sul lavoro.

 
Che cosa ti manca questi giorni per avere una attitudine creativa nella TV  Americana o Europea? Soldi? Tempo? Creatività? Entrambi?
   

E una combinazioni di cose. La creativita non si puo pagare. La creativita si a o non si a.  I soldi aiuttano a la creatività, a fare un progietto piú interessante, delle scene piú complete. I tempo e anche ligato ai soldi. Piu soldi hai, piu tempo hai.

 Puoi identificare delle attitudine txeche, tedesche, spagnoli, f    rancese nei persone che lavorano su Borgia?
   
Io ho lavorato in tutto il mondo, non e una cuestione di nazionalita. La professionalita fa parte di un modo di vivere questa vita. Un professionista serio e un professionista in tutte le parte del mondo.

 
 Un parruchiere a delle relazioni con gli attori. Credi in generale, che i buoni attori sonno anche buone persone? Un buon attore a bisogno di essere intelligente per essere un buon attore?

   
Per fare qualunque mestiere bene, aviamo bisogno di essere intelligenti, per gestire la propia imaggine, per comportarsi da forma che vada bene ai film perche ti chiamono una altra volta… I furbi mi divertono Molto. Pero si individuono con piu facilita. La intelligenza viene premiata. La furbizzia a un fine, la intelligenza no.  Gli attori degli anni di oro dil cinema, sia in Italia o in America, diventavano dei dei in un mondo astratto, ma con gli anni, ho rincontrato di tutto: dei folle, normale, ma gli attori hano sempre un pó da diversità. In fondo, sonno di persone speciali, che lavoranno sul imaginario, sulle personalità degli altri, un attore investe in altre attitudine. Io non credo che il buon attori sono di schizofrenici. Sonno di quelli che pensanno che il personaggio devono lasciarlo in casa. Penso che un buon attore ritorna ad essere se stesso cuando smette il suo personaggio.

 Nella tua carriera, hai creato un team di parruchiere che hanno imparato     di te in America e in Italia. Come scegli a tuoi collaboratori? Che cosa cerchi     in un giovane parruchiere? Come credi che deve essere la sua attitudine nel     set: Dedicazione, Buona attitudine? Sforzo? Tecnica?
   
Certo, in questi anni  ho fatto di trainer a tanta gente…credo que ho datto a qualcuno qualcosa in piú. Credo che ogniuno a un ochio su di me, ma ogniuno di lloro hanno un criterio personale nel lavoro. Mi piacerebbe pensare che hanno della splendide capacita, che sono di persone corrette, che sappiano relazionarsi con la gente, con gli attori, con il lavoro, perche questo lavoro  e una forma d’ esppressione. Si crea con le mani, ma anche con la testa, rincontriamo che le mani senza la testa non vanno.
Li scelgo per la estima che o di loro, perche so che possono aggiungere qualcosa in piu al mio lavoro e al film.

 Ho sentito lavorando con te, quella positiva tensione creativa ogni     volta que pensavi in un nuovo stilo per tutti gli attori. Ogni stile e una     nuova sfida per te, quale é il criterio che segui per pensare que una     pettinatura é bene fatta?

E una domanda difficile. Non so si o un criterio de pensiero o una visione molto allargata, non e mai precisa, lavoro di panxa, di quello che il instinto mi porta a fare. Il instinto e quello che mi aiuta. Non riesco a programmare un giorno prima, ma tutto esce quel mattino in quel momento che sto creando. La razionalita non mi serve tanto, io leggo, vedo un cuadro, una immagine, lo visualizzo, lo metabolizzo e mi serve di riferimento per reconstruirlo ma finalmente resta quello che faccio al momento di sprimermi.

In un film di epoca cme in Borgia, devi mischiare quello che il     personaggio representa nella storia, il altro personaggio che actua enfronte dil personaggio, e il contessto, e anche quello che li sta    bene al viso dal attore. Che credi é piú importante?
 

Bisogna trovare una dimensione fra quello che e la storia di un film perque per me e quello il piu importante: creare una immagine che va creata sul attore ma deve dire delle cose precise nel film. Sono cose importante, nessuna debe exclude l’alltra. A l’epoca ci tengo molto, ma comme il attore porta su di lui il mio lavoro devi sentirsi bene… e un modo di rapresentarmi. 

 
Le immagine rimpiena la nostra vita. Il regista e quello che dirige, ma noi siammo il contesto creativo che devono collaborare alla imagine. Tengo a creare un personaggio, di avere centrato il personaggio, perche fare una bella  pettinatura per sbagliare un personaggio, non serve a niente. Va insieme al viso, al contesto, camminano insieme.

Tu hai lavorato adesso per piú di un anno con la attrice spagnuola     Assumpta Serna. Cosa diresti che é la piú corretta definizione quando pensi     in lei e dal ruolo ché lei e a interpretare, Vannozza?
   
Credo che come persona, Il personaggio da Vannozza é meravigliosa.  Assumpta assomiglia a Vannoza e lei é una fusione delle due cose in tanta altezza é questa fusione, che Assumpta é intrata in questo ruolo di “mamma” in questo grande dolore per essere separata dalla educazione dei suoi figli, ma al stesso tempo, vuole che i suoi figli hanno potere. Assumpta e Vannozza sono per me la stessa persona.  E una vera “mamma” dal Cinquecento, con un potere sotile e forte, che crea un matriarcado, un ruolo preciso nella societa da quella epoca.

 
Lavori anche con Scott Cleverdon, qui representa il ruolo dal Grande Capitano, Gonzalo Fernández de Córdoba. Cosa ci dice da loro due?
   

Mi ha molto divertito la idea che un scozese ripresenta un ruolo cosi conosciutto come la quinta essenza Della Spagna. Lui e un bravíssimo attore, la cosa che piu mi ha divertito e vederlo arrivare con la kilt per fare un spagnuolo. Averlo visto poi lavorare in inglese ma con il accento spagnuolo, e quella figura alta, imponente, mi ha molto colpito. E anche é molto spiritoso, a un meraviglioso senso di umore.

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